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Rai News 27/06/2025 – Alberto Luca Recchi: il pesce scorpione nei nostri mari? Smettiamola di pescare a strascico

By 27/06/2025 No Comments

Smettiamola di guardare gli animali del mare con l’occhio del predatore-consumatore, come se solo noi avessimo il diritto di uccidere, e pure quello di non farci male

La prima volta che ho visto il pesce scorpione – o pesce leone – è stato nel 1977. Ma non sott’acqua, in un film. Un film di 007: “La spia che mi amava” e già allora veniva definito come mortale.

Poi ne ho visti tanti nei mari tropicali del mondo.

Oggi per vedere il pesce scorpione basta immergersi nel Mediterraneo. È entrato dal Canale di Suez e si è trovato bene.

Tante specie migrano da un mare all’altro e quando  trovano un habitat adatto, si fermano. Come abbiamo sempre fatto anche noi umani.

Ora che è arrivato anche in Italia, i pescatori si lamentano perché mangia i pesci che vorrebbero prendersi loro. Succede. Se qui la specie invasiva ha pochi predatori naturali, di danni ne può fare tanti.

Certo, i pescatori che devono togliere il pesce scorpione dalle reti devono fare attenzione ai suoi aculei. Ma basterebbe smetterla di pescare allo strascico o utilizzare un bel paio di guanti.

Già il pesce non grida quando sta morendo, ora lo vogliamo anche senza spine fastidiose che impediscono di prenderlo in mano e buttarlo nella cassetta di polistirolo con disinvoltura. Anche dover stare attenti ci sembra un disturbo insopportabile.

Smettiamola di guardare gli animali del mare con l’occhio del predatore-consumatore, come se solo noi avessimo il diritto di uccidere, e pure quello di non farci male.

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