

C’era una volta il mare.
Mica tanto tempo fa. C’era ancora quando io ero bambino.
Erogatore, maschera e pinne erano appena stati inventati, e per la prima volta nella storia dell’Umanità abbiamo visto quello che era sempre rimasto nascosto sotto la superficie del mare e abbiamo scoperto un secondo Paradiso, dopo quello terrestre perduto tempo fa.
Ma voi, quando andate al mare, oggi che cosa vedete con la maschera? Quasi niente. Non c’è quasi più niente.
A voi sembrerà normale ma davanti alle nostre spiagge una volta c’erano fondali bellissimi che oggi non si vedono neanche più nei documentari. Oggi bisogna andare in capo al mondo per avere un’idea di com’era il mare.
Il problema siamo noi: peschiamo e inquiniamo troppo. In una sola generazione, la mia, senza accorgercene, abbiamo tolto dal mare i pesci e ci abbiamo buttato la plastica. Per fortuna, il mare ha una vitalità straordinaria. Se lo lasciamo in pace, il mare ritorna come quando io ero bambino. Questo secondo Paradiso possiamo farlo rinascere. Anzi dobbiamo.
E sapete perché? Perché non ce n’è un terzo.
Alberto Luca
In pochi minuti Alberto Luca Recchi rivive le sue avventure (e disavventure) negli Oceani, raccontando gli incontri ravvicinati più emozionanti della sua vita.
Uno show inedito, tra racconti e immagini mozzafiato, un viaggio tra le curiosità e le meraviglie degli Oceani con due accompagnatori d’eccezione come Piero Angela, divulgatore per antonomasia e Alberto Luca Recchi esploratore e fotografo del mare, protagonista delle prime spedizioni nel Mediterraneo alla ricerca di squali, balene e capidogli.
Alberto Luca Recchi è l’unico italiano ad aver realizzato un libro fotografico per il National Geographic e ad aver tenuto uno speech all’Explorers Club di New York.